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Negli anni recenti è cresciuta la necessità di una funzione educativa allargata, nella quale le tematiche psicologiche hanno assunto una importanza sempre più rilevante. Tuttavia nuovi problemi si affacciano, in particolare per quanto riguarda la fascia di età adolescenziale, per il divario sempre più accentuato tra maturazione fisica e psicologica della popolazione studentesca, per la presenza consistente nella scuola di soggetti vulnerabili, in difficoltà per condizioni personali e sociali, per lacune educative familiari. La crisi adolescenziale può condurre a disabilità che in questa fascia di età sono ancora correggibili, prima che cronicizzino e diventino handicap. L'intrecciarsi di problemi affettivi e disturbi cognitivi fa sì che gli uni si riflettano e aggravino gli altri. Il tempo per curarli e ridurli prima che la personalità esaurisca la spinta evolutiva è limitato. Se non si agisce tempestivamente, le inibizioni, ritardando lo sviluppo della complessità del pensiero astratto, possono causare una perdita definitiva di potenzialità. Il volume propone un itinerario di riflessione intorno ad alcuni problemi di disagio psichico, e individua il nesso tra situazioni di crisi e soluzioni possibili di tipo pedagogico, senza per questo negare o sottovalutare forme di cura, ma ponendo accento sul fatto che precoci interventi educativi sono il miglior baluardo al disadattamento e sono più fruttuosi, e più economici, anche in funzione correttiva nel caso di crisi già in atto.